1 Ad istanza della parte che non ha osservato un termine, il giudice può concedere un termine suppletorio o fissarne uno nuovo se la parte rende verosimile di non aver colpa dell’inosservanza o di averne solo in lieve misura.
2 La domanda deve essere presentata entro dieci giorni dalla cessazione del motivo dell’inosservanza.
3 Se vi è è già stata pronuncia del giudice, la restituzione del termine non può più essere domandata trascorsi sei mesi dal passaggio in giudicato.
Errata indicazione dei mezzi d'impugnazione - Restituzione del termine d'appello
La doctrine majoritaire considère que l'art. 148 CPC s'applique également aux délais légaux et en particulier aux délais de recours ou d'appel. Il y a lieu de suivre l'avis majoritaire. En effet, à la différence de l'art. 144 CPC relatif à la prolongation des délais, l'art. 148 CPC ne distingue pas délais légaux et judiciaires. En outre, l'omission de recourir entre dans la définition du défaut de l'art. 147 CPC puisque celle-ci comprend "l'omission d'accomplir un acte de procédure dans le délai prescrit".
En l'espèce, le conseil de B.I.________ s'est fié à l'indication des voies de droit figurant dans le jugement sur appel du 1er mars 2011. Cette indication était fondée sur l'avis de Tappy repris par le Tribunal cantonal dans sa circulaire n° 17 du 22 octobre 2010 et son caractère erroné ne ressortait pas directement de la loi. Il convient dès lors d'admettre sa requête de restitution du délai d'appel (c. 2) Cour d'appel civile (VD) HC / 2011 / 275 N. 98 del 27.5.2011 in JdT 2011-III p. 106
La colpa del patrocinatore è imputabile al rappresentato
La colpa di un rappresentante legale o di un ausiliario va ascritta alla parte stessa (e viceversa), e non vi è nessuna possibilità di discolpa nel caso di rappresentanti legali, siano essi avvocati o patrocinatori occasionali. Una parte non può quindi ottenere la restituzione di un termine d'impugnazione perché il suo ex patrocinatore non le ha mai trasmesso la decisione impugnata né le ha mai restituito il suo carteggio (c. 4-5). I Camera civile del Tribunale d'appello (TI) 11.2011.102 del 24.8.2011 in RtiD 2012-I p. 949 ( N.B. confermata da TF 4A_613/2011 del 30.11.2011)
Restituzione nel caso di sentenza
Trattandosi della richiesta di restituzione del termine per compiere un atto davanti al primo giudice, segnatamente il rifacimento dell’udienza di contraddittorio, spetta allo stesso giudice di prime cure determinarsi al riguardo (art. 148 cpv. 1 CPC). Questa specifica competenza è data anche nel caso in cui lo stesso giudice abbia, come avvenuto nella fattispecie in esame, già pronunciato il proprio giudizio finale. Il reclamo presentato contro la sentenza va dunuqe trattato come domanda di restituzione per nuova udienza ad avvenuta pronuncia della decisione finale, e deve perciò essere trasmesso per competenza al primo giudice. Camera di esecuzione e fallimenti del Tribunale d'appello (TI) 14.2011.197 del 9.1.2012 in RtiD II-2012 p. 896
Restituzione nel caso di sentenza - ImpugnabilitĂ
Art. 149 ZPO schliesst nur ein Rechtsmittel
gegen den selbständigen Wiederherstellungsentscheid während des Verfahrens
aus. Der Endentscheid kann aber immer angefochten werden, und dabei kann
auch eine im Laufe des Verfahrens verweigerte Wiederherstellung als
Verfahrensfehler (nämlich Verletzung von Art. 148 ZPO) gerügt werden. In diesem Sinne muss auch
eine Ablehnung des Wiederherstellungsgesuches nach dem Endentscheid
(Art. 148 Abs. 3 ZPO) mit einem Rechtsmittel anfechtbar sein: der Ablehnungsentscheid ist
hinsichtlich der Zulässigkeit eines Rechtsmittels wie ein Endentscheid in der
Sache zu behandeln (E. 7). Obergericht II. Zivilkammer (ZH) NG110010 del 7.10.2011 in ZR 2011 Nr. 91
Restituzione nel caso di sentenza passata in giudcato - Non impugnabilitĂ
L'istituto della restituzione si applica per un periodo di sei mesi anche alle inosservanze che hanno condotto ad una decisione contumaciale passata in giudicato. Il giudice può in questi casi annullare la decisione senza che ciò comporti un pericolo per la sicurezza del diritto e il processo viene rimesso nella situazione in cui si trovava prima dell’inosservanza (c. 5).
Per l'art. 149 CPC contro il provvedimento relativo alla restituzione non è data né possibilità d’impugnativa ex art. 319 lett. b n. 2 CPC, né possibilità di postularne la modifica in applicazione del principio generale valido per le disposizioni ordinatorie. In altre parole, la decisione non può essere impugnata in maniera autonoma, bensì unicamente con la decisione finale di merito (c. 6-7). III Camera civile del Tribunale d'appello (TI) 13.2011.22 del 6.6.2011 in RtiD II-2012 p. 870
Ricorso diretto all'autoritĂ incompetente - restituzione?
Beschwerde muss innert Frist an die Rechtsmittelinstanz gerichtet werden. Art. 63 ZPO ist auf Rechtsmitteleingaben, insbesondere Berufungs-und
BeschwerdebegrĂĽndungen, nicht anwendbar (c. 2.2.2). Es besteht kein allgemeiner
Rechtsgrundsatz, nach welchem die rechtzeitige Einreichung einer Eingabe bei
einer unzuständigen Behörde auch ohne ausdrückliche zivilprozessuale Vorschrift
fristwahrend ist und entsprechend von einer Weiterleitungspflicht auszugehen ist (c. 2.2.3).
Der Mangel der versäumten Beschwerdefrist könnte einzig durch eine
Fristwiederherstellung nach Art. 148 ZPO geheilt werden; das Missachten der klaren und einfachen
Rechtsmittelbelehrung ist aber kein nur leichtes Verschulden (c. 2.2.5) Obergericht II. Zivilkammer (ZH) RU110057 del 27.1.2012
Stralcio dai ruoli per mancata comparizione dell'attore all'udienza di conciliazione: decisione finale - impugnabilitĂ
La decisione con la quale l’autorità di conciliazione stralcia la causa dal ruolo perché priva d’oggetto chiude la procedura medesima sicché costituisce una decisione finale, impugnabile mediante appello o reclamo, a seconda del valore litigioso, da proporre nel termine di 30 giorni (art. 311 cpv. 1, 319 lett. a CPC).
Se però il ricorrente sostiene di non aver potuto presenziare all’udienza per giustificati motivi, la questione va fatta valere con una domanda di restituzione del termine, da inoltrare all’Ufficio di conciliazione entro 10 giorni dalla cessazione del motivo dell’inosservanza rendendo verosimile di non aver colpa nella mancata comparsa all’udienza (art. 148 CPC), e non invece mediante reclamo, che risulta irricevibile. III camera civile del Tribunale d'appello (TI) 13.2011.25 del 16.5.2011 ( N.B. contra: TF 4A_131/2013 del 3.9.2013 E. 2.2.2.2)
Stralcio dai ruoli per mancata comparizione dell'attore all'udienza di conciliazione: decisione finale - impugnabilitĂ
A teneur de l'art. 308 al. 1 let. a CPC, l'appel est recevable contre les dĂ©cisions finales. Selon la jurisprudence relative Ă l'art. 90 LTF, lequel concerne la recevabilitĂ© des recours au Tribunal fĂ©dĂ©ral, la dĂ©cision finale est celle qui met formellement un terme Ă l'instance, et plusieurs auteurs exposent que cette notion de la dĂ©cision finale doit ĂŞtre transposĂ©e au domaine de l'art. 308 al. 1 let. a CPC. Une dĂ©cision rayant la cause du rĂ´le, selon les art. 206 al. 1 et 3, 234 al. 2, 241 al. 3 ou 242 CPC, est Ă cette aune une dĂ©cision finale; elle a mĂŞme pour seul but de terminer formellement l'instance. En doctrine la question est controversĂ©e, mais cette discussion rĂ©sulte d'une Ă©quivoque entre deux notions de la dĂ©cision finale: certains auteurs mettent en oeuvre celle consacrĂ©e par l'art. 90 LTF; d'autres voient dans l'art. 236 al. 1 CPC une dĂ©finition plus restrictive et ils la tiennent pour pertinente. Pourtant, avec cette disposition-ci, relative Ă la tâche du tribunal lorsque la cause est en Ă©tat d'ĂŞtre jugĂ©e, le Conseil fĂ©dĂ©ral n'envisageait pas d'introduire une dĂ©finition nouvelle et divergente; il se rĂ©fĂ©rait au contraire Ă l'art. 90 LTF (Message du 28 juin 2006, p. 6951 ad art. 232 Ă 236) (c. 7.2). Tribunale federale 4A_137/2013 del 7.11.2013 in destiné ŕ publication aux DTF ( N.B. contra: TF 4A_131/2013 del 3.9.2013 E. 2.2.2.2)
Termine per la restituzione - applicabilitĂ della sospensione dei termini
Der Fristenstillstand gemäss Art. 145 ZPO ist auf nach Monaten bemessene Fristen anwendbar. Der angefochtene Entscheid wurde am 22. November 2011 rechtskräftig. Entgegen der Auffassung der Klägerin ist die Frist von sechs Monaten nicht am 22. Mai 2012 abgelaufen; denn diese stand im zu beurteilenden Zeitraum während insgesamt 30 Tagen still (Art. 145 Abs. 1 lit. a und c ZPO). Mit der Postaufgabe am 29. Mai 2012 ist die Frist offenkundig gewahrt (E. 4b/aa). Kantonsgericht III. Zivilkammer (SG) BO.2012.34 del 7.8.2012 in CAN 2012 Nr. 71 p. 200
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